<%@LANGUAGE="VBSCRIPT"%> Abc - italiano
Percorriamo ancora insieme questo itinerario didattico con l’obiettivo di rendere estremamente facile il compito dell’istruttore sul campo. La semplicità delle esercitazioni che propongo accelera gli apprendimenti dei giovani e “non solo”, aumenta la loro consapevolezza su ciò che si “deve fare e come fare”, rispetta con rigore scientifico l’esecuzione di tutti i fondamentali del pattinaggio in linea, individua in ogni fondamentale i parametri esecutivi corretti, necessari per interpretare la “vera tecnica”.
SAPERE INSEGNARE = TECNICA OTTIMALE = MAGGIORE VELOCITA’ = MAGGIORE ECONOMICITA’ DEL GESTO
Seppur due esercizi di base molto semplici, l’intervento dell’istruttore risulta essere molto efficace, la didattica utilizzata stimola gli analizzatori: verbale (spiegazione durante l’esecuzione), tattile (pressioni o contatto in parti del corpo), cinestetico (feed-back che l’atleta riceve durante l’esecuzione dell’esercizio).
RETTILINEO

Traslocazione del baricentro (“scorrere sui due binari del treno”)
Obiettivo: sensibilizzare l’allievo allo spostamento del bacino con variazione sinergica degli angoli articolari al ginocchio, ricercare il movimento del baricentro sul piano frontale per ottimizzare la spinta in rettilineo.
Esecuzione: assumere la posizione con i pattini più larghi del bacino e gambe piegate (punti 2 avanzati a coprire i punti 1), traslocare il baricentro da destra a sinistra e viceversa ricercando l’allineamento dei 4 punti sull’arto carico (gamba piegata) e di conseguenza scaricare completamente l’altro arto (gamba estesa). I pattini si mantengono sempre paralleli, “tassativamente” alla stessa distanza e sulla stessa linea (profondità = 0).
Errori: trasferimento del baricentro eseguito con un movimento non parallelo al terreno, pattini non allineati sul piano frontale, modificazioni continue della distanza tra i pattini.
N.B.: Nella prossima sequenza l’allievo oltre ad eseguire l’esercizio come da indicazioni, ha una difficoltà in più, dovrà fare una traslocazione ad ogni birillo (sviluppo delle capacità coordinative: spazio-tempo e ritmo).



Esercizio A: carrellamento sulla trottola, con spinta del compagno.
Obiettivo: mantenere l’impostazione assunta sugli arti inferiori e l’inclinazione dell’asse corporeo.
Esecuzione: vedi le indicazioni generali sul carrellamento (obiettivo).
Errori: non mantenere gli arti inferiori piegati, estendere l’arto inferiore esterno.
Curva
Impostazione e ricerca dell’inclinazione dell’asse corporeo.
Con questo semplice e rudimentale attrezzo (“la trottola”), si possono creare condizioni facilitate per far assumere agli allievi la corretta impostazione di
curva, prima in forma statica poi dinamica. Inoltre la grande inclinazione dell’asse corporeo, il piccolo raggio di curva e la bassa velocità riescono a far sentire sia le spinte sia le traiettorie dei pattini a terra (si sensibilizza l’allievo alle corrette spinte).
N.B.: non crediate che sia così facile mantenere, anche in forma statica, la posizione che nelle foto viene indicata.
Esercizio B: carrellamento con bastone sopra le ginocchia.
Obiettivo: ridurre la “profondità” tra i due pattini, mantenere bacino e spalle parallele al raggio di curva. Esecuzione: vedi le indicazioni generali sul carrellamento (obiettivo).
Errori: caricare la sola gamba esterna, arretrare la gamba esterna e conseguente rotazione del bastone verso l’esterno della curva.
Esercizio C: carrellamento con bastone dietro alle ginocchia.
Obiettivo: ridurre la “profondità” tra i due pattini, mantenere bacino e spalle parallele al raggio di curva.
Esecuzione: vedi le indicazioni generali sul carrellamento (obiettivo).
Errori: caricare la sola gamba esterna, arretrare la gamba esterna e conseguente rotazione del bastone verso l’esterno della curva.
Il carrellamento (fase statica decelerante)
Obiettivo: carrellare con pattini paralleli ed alla larghezza del bacino, assumere una buona inclinazione dell’asse corporeo senza interruzione dei segmenti, allineare i 4 punti sulla parte destra e sinistra del corpo, allineare i punti 1-2-4 (vista laterale), distribuire equamente il peso del corpo sui due pattini, uguale piegamento degli arti inferiori, pattino interno avanzato massimo di una ruota; spalle e bacino (spine iliache) parallele al raggio di curva.
Esecuzione: creare varie situazioni modificando velocità di percorrenza e raggi di curva; dovranno essere rispettate tutte le esecuzioni indicate nell’obiettivo.
Errori: carrellare a pattini uniti, non allineare i punti sul piano frontale e su quello laterale, scaricare il peso sul pattino esterno, avanzare eccessivamente il pattino interno, ruotare verso il centro della curva spalle e bacino.
Il passo incrociato (fase dinamica propulsiva)
Obiettivo: dare “continuità” alle spinte dell’arto destro e del sinistro, creare “simultaneità” tra l’atterraggio di un arto e la “fine spinta-stacco” dell’arto, “maggiore” tempo di spinta dell’arto interno alla curva, “atterrare” sul destro con i 4 punti allineati sulla parte destra del corpo, sul sinistro con i 4 punti allineati sulla parte sinistra del corpo, “eliminare” la fase di scorrimento così da rendere omogenea la velocità di percorrenza.
Esecuzione: estensione-spinta completa dell’arto destro (vedi foto 9), prima di atterrare sull’arto sinistro, inclinazione dell’asse corporeo senza variazioni.
Esecuzione: estensione-spinta dell’arto sinistro (vedi foto 10 - 11), prima di atterrare sull’arto destro, inclinazione dell’asse corporeo senza variazioni.
Nelle due foto vengono riproposti due esercizi presentati nell’articolo precedente:
a) posizione base e distribuzione del peso,
b) monopattino in rettilineo (ricerca della formazione del “triangolo”), con la variante: sollevamento del pattino dal terreno.
Slalom angolato con spinta sul birillo (pattini a contatto sul terreno)
Obiettivo: sensibilizzare l’allievo all’aumento dell’inclinazione dell’asse corporeo partendo da una base di appoggio molto piccola (pattini uniti), da questa posizione utilizzare anche la spinta laterale su tratto curvilineo. Ricercare l’inclinazione dell’asse corporeo nelle fasi di spinta in rettilineo favorisce l’apprendimento della doppia spinta e della spinta “scorrimento dinamico progressivo” (prove di fondo). [foto 2a e 2b]
Esecuzione: inclinare l’asse corporeo da pattini uniti ed in corrispondenza del birillo, successivamente mediante la spinta dell’arto più lontano dal birillo, aumentare la velocità ed
inclinazione (indicazione pratica: inclinarsi verso il birillo poi spingere).
Errori: non inclinarsi, non iniziare l’esercizio da pattini uniti,non completare l’estensione dell’arto di spinta,
spinta posteriore, no peso sul pattino interno a fine spinta.

Traslocazione del baricentro e alto ritmo di esecuzione (propedeutico per le prove veloci)
L’esercizio è lo stesso esposto nell’articolo precedente: “il tergicristallo”.
Obiettivo: creare le condizioni di traslocazione del baricentro per effetto dell’estensione-spinta degli arti inferiori, modificazione del ritmo di esecuzione in funzione della distanza dei birilli.
Esecuzione: segnalare o utilizzare una linea sulla zona di esecuzione dell’esercizio. Prendere velocità ed al primo birillo posizionarsi su un solo arto con il carico distribuito su tutte le ruote (atterraggio). Iniziare l’estensione-spinta laterale per far iniziare la traslocazione, al termine della spinta il successivo atterraggio dovrà avvenire nella parte opposta della linea (formare il “triangolo”). La corretta spinta deve consentire di non “tagliare” mai la linea a terra.
Errori: atterrare quando la gamba di spinta non è ancora completamente estesa, atterrare nella stessa parte della gamba di spinta, questo errore porta a “tagliare” la linea.
ATTENZIONE: LA POSIZIONE DEL BACINO IN CURVA E’ DETERMINANTE PER ESEGUIRE CORRETTAMENTE I FONDAMENTALI DEL CARRELLAMENTO E DEL PASSO INCROCIATO
ATTENZIONE: atterrare sull’arto destro dopo la completa spinta-estensione dell’arto sinistro.
Errori:
L’errore più ricorrente e più grave dal punto di vista dell’efficienza delle spinte nel passo incrociato, è quello di effettuare l’atterraggio del destro quando la spinta del sinistro non è ancora completata con l’estensione dell’arto. Un ulteriore errore è quello di atterrare allineando i punti 1 e 2 (lato destro), sui punti 3 e 4 (lato sinistro).


Trasferire le azioni tecniche “facilitate” su reali situazioni (allenamento e gara).
A questo punto gli allievi hanno le informazioni basilari per interpretare la tecnica, nell’itinerario didattico sono stati proposti prima i concetti tecnici,
biomeccanici e meccanici del pattinaggio in linea (primo articolo), poi gli esercizi di impostazione e sensibilizzazione (secondo articolo), in questo (terzo articolo) gli esercizi propedeutici per l’acquisizione ed il controllo dei fondamentali (saranno proposti nel quarto gli esercizi per la partenza). Ora il tecnico in relazione al gruppo di allievi ed agli obiettivi che intende raggiungere, trasferirà le competenze di ogni suo allievo nelle reali situazioni di allenamento e di gara.
ATTENZIONE: se durante queste nuove situazioni il modello tecnico cambia o non viene riproposto come durante le esercitazioni tecniche, l’apprendimento non è ancora consolidato, quindi nella successiva programmazione lezioni di tipo tecnico dovranno ancora trovare “grande spazio”.
(nella foto 5d viene indicato all’allievo il punto 3, spina iliaca sinistra, tale punto è da tenere “schiacciato” verso l’interno della curva).